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L’EMPATIA 2.0 E LA CONOSCENZA ALLA BASE DELLA COMUNICAZIONE DI OGGI

Riflettendo da un po’ di tempo su strumenti e strategie che portino l’azienda del terzo millennio ad utilizzare la rete, ad utilizzare il web 2.0 e i social network non posso dire di aver trovato strumenti totalmente esaustivi e completi allo scopo.

Ho detto che, per avere valore, un’attività aziendale sul web deve avere ben precisi gli obiettivi e i risultati da raggiungere. Solo in questo modo sarà possibile stabilire una strategia e una pianificazione operativa degna di questo nome. Solo così si sarà in grado di trovare gli strumenti utili allo scopo.

Come prima cosa si deve ribadire il concetto che le relazioni e le conversazioni che avvengono sulla rete devono divenire patrimonio aziendale, cioè l’azienda deve essere in grado di farne tesoro (conservarle) e se possibile di “utilizzarle” per gli “scopi aziendali”.

C’è bisogno quindi di conoscere a fondo la propria azienda, le persone che vi lavorano e le attitudini che ciascuno ha. Solo così si sarà in grado di intessere relazioni “vere” e non falsate dal tecnicismo o dall’impaccio di un qualcosa di costruito. Leggi il blog

LANCIA E ALFA, IL CARATTERE IN PUBBLICITA’

Molto particolari gli spot scelti dal gruppo fiat per i modelli Lancia e Alfa. Per cercare di colpire nel segno la casa Torinese (?) ha scelto di puntare su una serie di stereotipi: La Mito ad esempio è incarnata dall’uomo forte dal Macho, essere differenti, adrenalina… la sfida…

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=asXJtYsxPgo] Leggi il blog

SOCIAL NETWORKING E SOCIAL MEDIA, DIFFERENTI E A SOSTEGNO DEL BUSINESS

Tra social media e social network ci sono differenze, alcune di esse sono sostanziali, altre meno, proviamo a ragionarci su per capire come sostenere il vostro brand e il vostro business.

1. Partiamo dalla definizione
Attività di Social media è il modo più semplice per trasmettere, o condividere le nostre informazioni con un pubblico vasto e diffuso. Ognuno di noi ha la possibilità di creare contenuti e di distribuirli.

Per fare questo abbiamo bisogno di una connessione a Internet, dopodiché  si è pronti per competere.

Il social networking prevede sicuramente un impegno differente.  Il Social Networking  mette insieme gruppi di persone con interessi comuni, o comunità di intenti, le quali, insieme, utilizzano siti adatti al social networking per costruire relazioni utilizzando la comunità stessa.

2.  Quale idea di comunicazione
I social media sono più vicini ai canali di comunicazione a cui siamo normalmente abituati. Sono uno strumento per diffondere messaggi, un po’ come la televisione,  la radio, i giornali.  I Social media sono semplicemente un sistema per diffondere informazioni verso altri. Quando parlo di Social Media nella mia mente ho l’idea di diffondere un messaggio e di non prevedere, in fondo, un’interazione, se non la ricezione del messaggio da parte degli utenti, seppure di una rete sociale quale può essere la stessa internet.
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IL SOCIAL YOGURT DI ACTIVIA

Gira da qualche giorno sulle tv italiane lo spot di Activia, sempre con Alessia Marcuzzi e Geppi Cucciari, nel quale nel solito dualismo tra il “gonfiore” della Cucciari e la risoluzione del problema già trovata dalla Marcuzzi, si lanciano nuovi gusti di prodotti lanciati sul mercato dalla Danone attraverso una scelta effettuata dai consumatori attraverso Facebook.

Dopo il Blog della “Mulino Bianco”, di qualche anno fa, lo spot di Activia è praticamente quello più web 2.0 e più social.

Certamente al passo con i tempi comunque, tempi che, dal modo come passa lo spot avvicineranno pubblico più giovane al consumo di Yogurt. Il che non è un male.

IL RUMORE DEL SILENZIO

In un mondo fatto di chiasso, di notizie urlate, di trasmissioni urlate, di pubblicità rumorose e colorate non vi è dubbio che forse si nota di più chi tace che chi urla. Chi urla non è altro che un rumore aggiunto, chi tace è uno che subito si nota per il suo silenzio assordante.

E ‘ sicuramente da questo assunto che sono partiti i pubblicitari di una nota marca di abbigliamento e  jeans che sta girando, sulle varie TV e, in particolare, nei brevi intervalli delle partite di calcio.

In particolare lo spot si fa notare perché appare ad immagine fissa con il solo marchio scritto in rosso su sfondo bianco gettando nel silenzio assoluto i telespettatori per una serie interminabile di sencondi che non so quantificare forse proprio perché silenziosi. Leggi il blog

LE AZIENDE NON USANO I SOCIAL ? A ME SEMBRA UN’OPPORTUNITA’ !

In questi giorni una ricerca molto approfondita e molto ben fatta, condotta dalla IULM, sull’utilizzo dei social e del web 2.0 nelle aziende italiane ha, secondo molti, fornito dei dati sconcertanti. In pratica, secondo questa ricerca, su 720 aziende analizzate, appartenenti ai settori più diversi, solo lo 0,79% utilizza i social per finalità di business, per il resto: il 10% delle piccole aziende e il 35% delle medie utilizzano i social “solo” per comunicare.

Allora credo possiamo fare due cose:

  1. Accettare la realtà e cambiare mestiere
  2. Pensare che questa sia una grossa opportunità e lavorare perché le aziende Italiane sperimentino le opportunità di business che nascono da una comunità enorme e variegata come quella dei social. Leggi il blog
FACILE SPARARE SU BELEN

Da un paio di giorni si rincorrono le voci su un possibile siluramento da parte di TIM di Belen Rodriguez che, secondo alcune voci aziendali, non avrebbe apportato alcun risultato alle vendite, anzi avrebbe contribuito alla diminuzione delle stesse.

Senza entrare nel merito della professionalità dell’attrice argentina direi che è troppo facile per un’azienda, una multinazionale, dire che la colpa del calo delle vendite è dovuto all’artista presente nei propri spot.

Per la riuscita di uno spot è chiaro che c’è bisogno che sia studiato bene, che sia accattivante, che stimoli il consumatore, che lo porti a consumare. Certo non è che tutti gli acquirenti o i potenziali acquirenti di TIM siano degli sprovveduti ai quali basta presentare le forme della bellissima Belen per convincerli a fare un acquisto. Bisogna sicuramente pensare che ci sono i giovani e giovanissimi, i ragazzi e le ragazze, gli uomini e le donne, i privati e le aziende eccetera, eccetera…

E poi siamo in un mercato che punta sicuramente sul “mobile”, ma su un mobile più complesso, un mobile fatto di sms, ma anche di applicazioni, di social networking, di utilizzo di internet ovunque, eccetera, eccetera. Leggi il blog

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