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Marketing Digitale: Partiamo dal progetto, facciamoci 10 domande

Se mi sono sempre soffermato sull’importanza dell’ascolto, non posso che ripartire da qui per parlarvi di progettazione digitale e marketing…

Se un consulente vuole mettere in campo un progetto che utilizzi il web per il successo del proprio cliente non può che partire che dall’ascolto del cliente stesso.

Come si suol dire bisogna sedersi a tavolino con il cliente e parlare con lui partendo da alcuni dati che restano fondamentale per capire quanta strada si farà e se sarà quella giusta. Provo a raccontarvi di alcune domande che uso spesso con i miei potenziali clienti.

  • Prima domanda da fare al nostro potenziale cliente, imprenditore: perché pensa di dover partire con un progetto digitale ? Sito, mobile, social, Direct Marketing, ecc.
  • Seconda domanda:  Dove vuole arrivare? Quali sono i suoi obiettivi commerciali per il canale digitale?
  • Terza domanda: Capiamo meglio, quanto pensa di dover fatturare a regime con questo canale ?
  • Quarta domanda: In quanto tempo pensa di rendere profittevole la sua attività su web ?
  • Quinta domanda: Quali sono le risorse economiche che pensa di mettere a disposizione per questo progetto, sapendo che ci sarà un periodo nel quale i costi (investimenti) supereranno i ricavi ?
  • Sesta domanda: Quali e quante sono le risorse umane che vuole dedicare a questo progetto ? Quante ore giornaliere queste persone dedicheranno al progetto ?
  • Settima domanda: Questo progetto integrerà, sostituirà gradualmente o sarà l’unico canale di vendita dell’ azienda ? A seconda della risposta cambiano anche tattiche, strategie e risorse necessarie a raggiungere gli obiettivi prefissati.
  • Ottava Domanda: Qual’è il suo mercato di riferimento (i clienti)
  • Nona domanda: Qual’è l’offerta già presente sul mercato e in particolar modo anche sul mercato digitale (i fornitori)
  • Decima domanda: Quali sono o saranno i suoi punti di forza.

Fermiamoci qui, anche se ciascuna di queste domande ne sviluppa certamente delle altre, e proviamo, in qualità di consulenti, a far rispondere i nostri clienti a queste prime dieci.

Fatto ciò, il nostro progetto, comincerà ad avere le indicazioni utili per cominciare a lavorarci sopra.

Come sedersi a tavolino con il cliente ? O di persona o via Skype (o altro), se le distanze non lo consentono, non cambia, quello che è certo che non ci si può fermare alle sole apparenze o sensazioni personali.

Contattami se vuoi !

    Content Marketing: il blog non è morto, anzi

    Ho sempre detto che un contenitore, senza un contenuto interessante e costante, non regge, anzi è destinato a perdersi molto presto negli oceani della rete. E’ necessario se si vuole essere presenti, visibili e riconosciuti, avere un ecosistema digitale in grado di tenere in piedi l’interesse verso ciò che siamo, che vogliamo dire e far passare, che vogliamo vendere…

    Il contenitore, immaginate un sacco, senza il contenuto non si regge.

    Ma quale sarà l’ecosistema web aziendale in grado di ospitare i nostri contenuti ? Oggi tutti i contenitori web: sito internet, blog, piattaforma e-commerce. social (Facebook, Linkedin, Youtube), sono in grado di ospitare contenuti sotto forma di diversi formati. Dal testo, alle immagini, ai video, agli audio.

    Le piattaforme social poi provano ad essere sempre più autosufficienti e sempre meno “Aperte” ai contenuti esterni, questo porta molti ad utilizzarle come unico luogo per inserire o programmare contenuti. C’è la possibilità di scrivere note, storie, articoli, fare dirette video, pubblicare video, ecc. ecc. direttamente in piattaforma senza la necessità di dover prendere per forza informazioni da altri contenitori.

    Detto tutto questo in molti hanno cominciato a dire che “il blog è morto”, non c’è più bisogno del blog perché tanto è possibile pubblicare direttamente sui social e, tra l’altro la visibilità naturale che se ne riceve è maggiore perché le varie piattaforme social tendono a favorire i contenuti “proprietari” cioè pubblicati al loro interno.

    Partiamo da alcune considerazioni:

    • Il contenuto pubblicato è vostro
    • Questo contenuto ha un senso se aiuta a portare al vostro brand dei risultati e visibilità
    • E’ necessario che il contenuto, salvo qualche eccezione, porti al vostro sito
    • E’ necessario quindi attivare un blog interno al vostro sito che sviluppi contenuti in grado di favorire il posizionamento organico
    • Il blog aziendale deve essere presente sia se si tratta di un sito di rappresentanza (sito istituzionale aziendale) sia se si tratta di un e-Commerce
    • I titoli degli articoli e i loro contenuti aiuteranno la SEO del vostro sito e la vostra brand reputation

    Dal mio punto di vista quindi, il blog, è il punto di partenza per creare contenuti di vario genere e diffonderli. Vedremo che ci sono anche eccezioni necessarie, ma questo lo vedremo in seguito.

    Ma come devono essere i nostri contenuti e il nostro blog  ? Quali le attenzioni da tenere ?

    • Fissate bene i vostri obiettivi
    • Elaborate un calendario regolare (piano editoriale)
    • Siate vari, non sempre le stesse cose, non sempre lo stesso stile
    • Andate oltre la parola scritta (usate le diverse modalità di comunicazione disponibili)
    • Le dimensioni del pezzo hanno un senso (valutate bene quanto deve essere ampio il vostro pezzo, il vostro video, ecc.)
    • Imparate a scrivere titoli efficaci, Il titolo rende vincente un pezzo contribuendo almeno per il 60% del tutto
    • La grafica è importante e necessaira
    • Siate stimolanti (mai essere piatti)
    • I commenti è meglio moderarli (sulle piattaforme social non lasciate le domande e le considerazioni senza risposta)
    • Applicate tag e categorie a ogni contenuto (sono molto importanti per la riconoscibilità del pezzo e anche del pubblico)
    • Scrivete così come siete abituati a parlare (non scrivete in uno stile non naturale)
    • Non pensate troppo, siate spontanei

    Mi occupo di contenuti da anni. Vi posso garantire che qualsiasi evoluzione ci sarà sulla tecnologia, nulla potrà sostituire il contenuto.

    Scrivetemi pure se volete.

      Digital Strategies: Non c’è comprensione senza ascolto

      Ho letto qualche giorno fa con attenzione un post nel quale si metteva in risalto la grande importanza del silenzio e, per una persona come me che non ama le urla e il chiasso fini a sé stessi, è stata una lettura interessante.

      Poi ho cominciato a chiedermi: ma siamo sicuri che amo il silenzio ?

      In effetti ho sempre pensato che più di ogni cosa non è tanto il silenzio quello che conta, quanto la capacità di ascoltare chi ci sta di fronte.

      Se non ascolto chi mi sta di fronte come farò a comprendere quali sono i suoi problemi, le sue urgenze, le sue necessità.

      Spesso chi si occupa di vendite, di strategie di marketing, chi si presenta come “guru” della comunicazione digitale ha un grande difetto: “parla”, “parla per primo”, non concede alcuno spazio al suo interlocutore. Magari presenta sé stesso, i suoi “grandi” successi, si ascolta, ma non ascolta.

      C’è un primo passo da fare sempre: ascoltare il proprio interlocutore, leggere lui, le sue paure e le potenzialità della sua azienda, prima di scrivere o proporre ricette.

      Personalmente se non ascolto, se non faccio parlare chi mi sta di fronte non riesco a dire nulla, non ho ricette preconfezionate o uguali per tutti.

      L’interlocutore, l’imprenditore, la “persona” che mi sta di fronte è “l’ingrediente” più importante per la ricetta che poi si deve andare a realizzare.

      Questa attenzione, necessità, si riscontra certamente nei primi incontri, ma si sostanzia in tutto il percorso che si andrà poi a fare con l’azienda. Anzi, non solo dovrò ascoltare il “titolare” dell’azienda, ma anche tutti coloro i quali concorrono al suo successo, dal primo manager, all’ultimo (si fa per dire) degli operai.

      Ognuno di loro avrà una vision, delle sensazioni, delle esperienze che saranno fondamentali per portare a termine il proprio lavoro con successo e con risultati degni di questo nome.

      Non c’è strategia digitale e non che tenga senza una grande dose di ascolto…

      Senza ascolto, non ci sarà silenzio e… soprattutto senza ascolto non sarà dato valore alle persone che oggi sono fondamentali per la riuscita di una strategia…

      Sentiamoci !

        Quali gli strumenti e le strategie di Digital Marketing più diffusi ?

        Sto dando un’occhiata in questi giorni alle ricerche di Digital Marketing portate avanti e pubblicate da Digital Coach (digital education from USA). Sono tutte interessanti e credo sia interessante andare a darci un’occhiata.

        Mi voglio focalizzare oggi sulla ricerca relativa agli strumenti di Digital Marketing più diffusi ed efficaci lo scorso anno. La ricerca è stata portata avanti coinvolgendo 309 professionisti del digitale e ha coinvolto digital professionals, SEO specialist e Aziende.

        Anche il campione utilizzato ha preso in esame diverse situazioni di lavoro: i freelance, chi lavora in web agency, chi lavora in azienda, chi lavora presso azienda che fa e-commerce.

        Il 60% degli interessanti lavora in piccole aziende che vanno da 1 a 10 dipendenti, con campioni variabili anche per aziende più grandi.

        Le strategie integrate al primo posto.

        Gli intervistati hanno messo al primo posto tra i fattori decisivi per fare digital marketing le strategie integrate, quindi non singoli processi, ma un insieme di processi finalizzati a obiettivi ben precisi. Altro aspetto importante è la Cultura dei Manager e l’Analytics e la Sperimentazione.  Da non tralasciare anche il budget e il coinvolgimento di un digital manager.

        Ma facendo Advertising quali sono stati gli strumenti che piacciono di più agli specialisti ? (dato 2016)

        Eccoli:

        • Facebook ADS (82,52%)
        • Adwords KW adevertising (52,75%)
        • Display ADV Google  (39,48%)

        Per la cronaca quelli che piacciono di meno sono: Bing/Yahoo, RTB/programmatic, altri circuiti

         Ok l’utilizzo, ma qual’è secondo gli esperti il rapporto tra costo, conversione e costo per vendita realizzata ?

        Ecco come si sono espressi gli esperti:

        • In testa resta Facebook ADS con il 63,75%
        • Dopo, ma un po’ distanziato c’è Adwords KW adevertising con il 35,92%
        • Al terzo posto il display remarketing di Google, Facebook o altri con il 22,65%

        E gli strumenti che non sono di Advertising ? Quali quelli più utili ?

        • Al primo posto resta la SEO (Search Engine Optimization) 25,57%
        • I canali Social al secondo (intesa come attività organica non sponsorizzata) 21,68%
        • E da non tralasciare le Digital PR 19,42%
        • l’e-mail marketing è ancora valido e utile per il 15,53% dei professionisti intervistati

        Secondo gli esperti inoltre risultano meno convincenti ed efficaci il viral marketing e i blog aziendali. Sul discorso Blog (questo lo dico io) ci sarebbe da fare però un discorso molto più ampio relativo ai contenuti e ai contenitori.

        Sempre dal dato 2016 ecco cosa hanno detto gli esperti sulle tendenze e gli strumenti più importanti nel web marketing.

        Maggiore rilevanza:

        1. Mobile
        2. Video
        3. Content Marketing

        Maggiore Crescita (2016-2017)

        1. Marketing Automation
        2. Inbound Marketing
        3. Nuovi algoritmi Google

        Salto un attimo tutta un’altra serie di dati che la ricerca on line comunque mette a disposizione e passo oltre.

        Quali secondo gli esperti erano le cose ancora non provate che dovrebbero essere state provate nel 2017 ?

        Quelle con maggiore interesse sono state:

        1. Linkedin ADS
        2. Pubblicità Youtube
        3. SEO
        4. Blog Aziendale

        Quelle con più scarso interesse:

        1. Altro
        2. Bing/Yahoo
        3. CircuitoDisplay e DEM proprietarie

        Per concludere proviamo a vedere cosa hanno detto gli esperti su quelle che secondo loro sono le novità tecniche più interessanti in digital marketing e che avranno successo:

        Maggiore rilevanza:

        1. Facebook Live (le dirette)
        2. Instagram Stories
        3. BOT per Messenger (risposte automatiche di Messenger)

        Minore Rilevanza:

        1. Google Post
        2. Google AMP (Accelerated Mobile PAges)
        3. Facebook Instant Articles

        Chiudiamo con il dato che il mondo social ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni e che non potrà essere tralasciato nelle pianificazioni di digital marketing e nelle strategie integrate.

        Se vuoi approfondire sul Digital Marketing non hai che da contattarmi.

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