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Pensiero di Pasqua: Comunicare on line non significa recitare, significa migliorarsi

maschera1Quando qualche anno fa si è cominciato a parlare dell’utilizzo della rete come luogo per favorire e potenziare le relazioni aziendali e personali, una delle prime cose che si è detto è che non bisogna essere falsi, bisogna comunicare quello che si è e, al limite se si riconoscono alcuni difetti personali e aziendali, cercare di migliorarsi.

Perché questo. Perché la vita on line non è e non deve essere un’altra vita. La rete è e resta una strumento potente, in grado anche di abbattere steccati e modi troppo complessi di relazionarsi (penso specialmente a rapporti tra aziende e imprenditori) favorendo l’approccio diretto tra persone. Tutto vero, ma questo deve portare comunque a relazioni che poi si concretizzano e si materializzano, cioè diventano reali relazioni tra persone.

Qualcuno, specialmente i più giovani, ma non solo, interpretano internet e i social network come un set dove recitare la propria parte, dove è necessario mettersi in posa per poter pubblicare la propria immagine di sé.

Non è così, o almeno, io non la penso così. 

Bisogna essere sempre quello che si è, al limite provare a migliorarsi, ma non con un “fotoritocco”, ma veramente, provando a superare difetti che magari la rete riesce ancor più a farci notare e a mettere in risalto.

La falsità non vince e non paga. Fate foto, scrivete cose, condividete pure oggetti che rispecchiano chi siete.

Provate a rifletterci: ma quando vivete la vostra giornata vi mettete in posa ?

Buona Pasqua a tutti !

Showrooming, con la concorrenza in tasca

ShowroomingCon l’avvento dell’utilizzo di massa degli Smartphone (e tablet) si sta diffondendo sempre più lo showrooming.

Cos’è ? In pratica si va in un negozio, si osserva un prodotto, in alcuni casi si prova (abbigliamento – scarpe) o si annusa (un profumo), si chiede o si scannerizza la matricola o il codice prodotto (elettronica o altro) e, poi, nello stesso negozio o a casa, si ricerca lo stesso prodotto, con le stesse caratteristiche o lo stesso codice e si ordina on line al prezzo più conveniente. In questo modo, il punto vendita non è più il punto d’arrivo del cliente, ma diventa il punto di partenza, una sorta di showroom nel quale “toccare con mano” il prodotto per poi poterlo acquistare senza rischi di sbagliare on line.

Con i comparatori di prezzo on line questa ricerca diventa ancora più semplice. Se prima il peso della concorrenza si sentiva in base alla capacità che essa aveva di portare, con campagne pubblicitarie e iniziative varie, i clienti presso i propri negozi, oggi la concorrenza “entra” direttamente nel negozio del competitor in tasca ai nostri potenziali clienti. Una guerra quindi senza confini e anche invisibile, dalla quale è difficile difendersi.

Attenzione perché questo tipo di comportamento, proprio perché basato su device mobili che sempre più stanno acquistando mercato nella nostra vita non possiamo considerarlo un fenomeno di moda, ma un fenomeno che sempre più andrà a consolidarsi e, se oggi appare diffuso in altri paesi, in realtà comincia ad essere molto presente anche in Italia.

Quanto più nei negozi si attivano sistemi self-service e si sposta tutto sull’assistenza post-vendita tanto più si può essere “vittime” dello “showrooming”.

E’ necessario quindi offrire ai propri clienti sempre più servizi personalizzati attraverso la presenza di personale qualificato e in grado di cogliendone i desideri, gli interessi, i bisogni, le preoccupazioni.

E’ chiaro che il prezzo resta importante, ma è anche dimostrato che il prezzo non è la leva maggiore per effettuare le proprie scelte d’acquisto.

Bisogna quindi investire sulla propria squadra in store potenziandone anche il brand personale, la capacità di essere attenti al cliente e la professionalità.

In pratica, secondo alcuni studi i clienti non fanno “showrooming” solo perché vogliono il prezzo migliore, ma lo fanno soprattutto perché evidentemente così danno risposta a una possibile mancanza di servizio. In assenza di servizio e assistenza, scelgo il prezzo.

Anche la creazione di eventi particolari in negozio, e la contemporanea applicazione di scontistica (oppure originalità nell’offerta) in quel momento, possono essere una risposta valida allo “showrooming”.

Con offerte particolari e poco assimilabili, anche nella loro ideazione e concezione a quelle della rete, sarà possibile fidelizzare il cliente e convincerlo del fatto che on line non sarà assolutamente possibile ottenere ciò che si sta ottenendo in store. In pratica il vostro “brand” avrà preso il sopravvento sulla capacità e voglia di acquistare on line.

E’ possibile creare o potenziare le proprie community di clienti fedeli attraverso proposte e offerte esclusive e irripetibili che, rese esclusive per chi resta fedele al negozio. Esse potranno convincere i vostri clienti che lo smartphone o il tablet sono assolutamente inutili per quel tipo di acquisti.

Certo c’è da lavorare e da adeguarsi ai tempi, ma se si lavora bene il contatto diretto con il cliente potrebbe essere ancora molto determinante. Allearsi poi con qualche fornitore facendolo diventare vostro partner in qualche iniziativa può essere poi un’ulteriore risposta.

Insomma lo “showrooming” è un grande rischio per il commercio oggi, ma può essere sconfitto anche qui con adeguate e coraggiose strategie e iniziative ad esempio:

  1. Avere addetti alle vendite professionalmente in grado di servire i propri clienti e ritenuti da loro punto di riferimento (attività di branding personale)
  2. Ideare e realizzare momenti dedicati a offerte e anteprime irripetibili on line.
  3. Avere nei fornitori dei veri e propri partner in grado di supportarvi nella sconfitta della concorrenza on line
  4. Fornire sempre un servizio straordinario ai vostri clienti.
  5. Utilizzare anche la rete per fidelizzare i vostri clienti

Piccole e antiche attenzioni che, in fondo, possono tenere lontani nuovi e insidiosi nemici.

Vuoi approfondire tematiche legate al tema trattato, al personal branding, all’utilizzo strategico di internet ?

Scrivimi !

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La persona componente fondamentale di una strategia web

Orizzonti Strategici su webSe per affrontare un progetto web è fondamentale oggi avere un approccio progettuale e strategico, anzi strategico e progettuale, con una visione e, successivamente un percorso da seguire, è altrettanto chiaro che in questa strategia e in questo percorso sono fondamentali le persone, i protagonisti del progetto.

Non è pensabile ipotizzare un ecosistema web senza pensare di avere nell’ecosistema, come protagonisti, coloro i quali daranno le gambe a quel progetto e cioè le persone, gli uomini e le donne dell’azienda o impegnate in quel progetto.

Se il web è sempre più reputazione è chiaro che per rafforzare la credibilità di un’operazione c’è da dare una o più facce a quell’operazione. 

Un progetto su web, quindi, non si limiterà a un rafforzamento della brand reputation aziendale o di prodotto, ma punterà anche a metter su una potente azione di brand reputation per le persone che vi sono impegnate.

Non c’è impresa senza persone, non c’è reputazione positiva senza una reputazione positiva dei protagonisti.

Il mio consiglio quindi è quello di inserire, in un progetto serio e studiato strategicamente per il web, anche un forte lavoro di brand reputation del team di riferimento.

Progetto web, quindi, più personal branding on line per i protagonisti. Da questo mix non possono che venire fuori buone cose.

Caro amico ti scrivo… così ci vediamo un po’… a Smau…

micheleasmauTi scrivo solo per dirti che il prossimo 12 e 13 febbraio sono a #SMAU #Bari presso lo stand (Box B10) del portale on line che dirigo (Zeroventiquattro.it) e ho pensato di farti cosa gradita invitandoti anche a questa edizione 2014 del famoso roadshow.

Per registrarti ed entrare in fiera puoi cliccare qui 
Il 13 mattina sono anche impegnato alle ore 10 in arena marketing con il mio workshop, i posti sono già esauriti, ma chissà, facendo un salto, si riesce ancora a partecipare. Il workshop si intitola: “Strategie, Contenuti, Social Media Optimization, come cambia, su web, la strada verso il successo”
 
Sempre presso lo stand di Zeroventiquattro.it negli stessi due giorni sarà presentato il progetto di incoming turistico “Inpuglia.net“. 
Vi aspetto in ogni caso per fare due chiacchiere.
Un caro saluto, sperando di non aver disturbato e restando a disposizione…
Michele Dell’Edera
Altrimenti scrivimi pure…
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Strategie, contenuti, social media optimization, le sfide del 2014

sfidefutureEssere pronti ad affrontare un mercato affascinante e allo stesso tempo complesso, come quello del web è una sfida che non possiamo non affrontare con cognizione di causa e con gli strumenti e le strategie giuste. Ne parleremo nel corso del 2014, ecco cosa ne penso:
[youtube=http://www.youtube.com/watch?v=mXdTuAvpKBU&w=560&h=315]

Per approfondire scrivimi:

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Strategie, Contenuti, Social Media Optimization, come cambia, su web, la strada verso il successo

bivio1Se il 2013 è stato l’anno che ha consacrato i contenuti come fondamentali per l’affermazione di un’azienda, un brand, un prodotto, sulla rete, il 2014 è l’anno dell’esaltazione di questo concetto e, quindi, anche dell’aumento esponenziale della produzione di contenuti da parte degli attori della rete.

Bisognerà avere la capacità di emergere in quello che certamente sarà un mare di contenuti.

A questo punto chi vincerà, chi avrà successo?

Vincerà chi saprà coniugare, in un progetto di utilizzo del web, come canale di vendita o di potenziamento del proprio mercato, la propria capacità di analisi, le giuste conoscenze delle dinamiche della rete, dei suoi strumenti e dei suoi attori, con una capacità strategica e di verifica periodica dei risultati rivenienti dalla propria attività on line. Senza dimenticare la prontezza e la capacità di correggere la rotta, ove necessario.

Strategie, qualità dei contenuti e un’intensa attività di Social Media Optimization aiuteranno i protagonisti della rete ad avere successo.

Proveremo a raccontarci questa strada verso il successo e le sue tappe qui, sul mio blog, e nelle varie tappe di SMAU 2014, a cominciare da Bari

2013, Il Contenuto !? E la strategia ? 2014

guardarelontanoSiamo partiti con un 2013 che doveva essere e lo è stato, sulla scia anche degli anni precedenti, l’anno in cui i contenuti dovevano consacrarsi come assolutamente preponderanti sul contenitore. Direi che è andata così, e andrà ancor di più così nel futuro…

Merito di un’evoluzione della rete dettata in gran parte dalla grande madre (o padre se preferite) “Google” che ha dato sempre più importanza ai concetti più che alle singole parole e, si sa, i concetti non possono che essere espressi con contenuti di qualità a prescindere dalla forma che essi prendono: testo, immagini, video, altro…

Ma chi decide che un contenuto è di qualità ? Evidentemente il suo successo, cioè la capacità da parte di questo contenuto di generare interesse, di generare condivisioni e apprezzamenti.

E allora ecco che entrano in ballo i tantissimi strumenti e community messi a disposizione dal web 2.0 i quali, per certi versi, attraverso un loro utilizzo intelligente e strategico garantiscono quel famoso successo al contenuto che si è deciso di rendere pubblico sulla rete.

Ma allora al contenuto va affiancato qualcos’altro. Questo qualcos’altro è la strategia.

Non posso pensare che il centro del mondo sia il mio sito internet, o il mio blog, ma posso immaginare che esso sia il centro del mio ecosistema su web.

Un ecosistema formato e fondato su quali strumenti ? Anche questa scelta rientra in un piano strategico che parte innanzitutto dagli obiettivi che ci si pone quando si vuole partire.

“Perdere” un po’ di tempo all’inizio per poi viaggiare spediti uno dei piccoli “segreti” di cui non bisognerebbe dimenticarsi.

Sentivo giorni fa per radio uno scrittore che diceva:  “per scrivere un libro ci metto molto tempo, ma è strategico il primo paragrafo, è lì che perdo la maggior parte del mio tempo, è lì che definisco ritmi, stile, tipologia di contenuti, ambientazione… poi il resto viene facile e veloce”…

Ecco direi che sia una descrizione perfetta di quello che dobbiamo fare.

Proviamo ad approfondire ?… Scrivimi !

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