LA NUOVA LEGGE SULL’EDITORIA, QUALE RUOLO PER INTERNET ?

Da anni si parla di legge sull’editoria, l’impressione è che si provi semplicemente a garantire lo status quo a chi già ha i suoi privilegi o diritti. Per esempio, non c’è alcun riferimento ad internet se non nel tentativo non riuscito di fermare i blog. Allo stesso tempo Bonaiuti palra di stati generali dell’editoria a Gennaio e di aprire la sperimentazione ad Internet per quanto riguarda la pubblicità legale.

Penso che bisognerebbe fare di più pensando per esempio alla pubblicità progresso e anche a che ruolo importante hanno i giornali on line locali in particolar modo. Sarà che sono parte di ANSO (associaizone nazionale stampa online), ma credo che bisogna lavorare molto su questo fronte…

Ecco l’intervento di Bonaiuti.

Sarà innalzato o abolito del tutto il ‘tetto’ fissato dal nuovo regolamento sull’editoria che fissa a un massimo di 4 milioni il contributo diretto e indiretto erogabile ad ogni singola testata. Lo ha annunciato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’editoria, Paolo Bonaiuti, nel corso di un’audizione alla Camera. ”E’ quanto è emerso sulla base degli ultimi colloqui con la Ragioneria dello Stato”, ha spiegato il sottosegretario aggiungendo che il governo è pronto a convocare gli ‘Stati Generali’ dell’Editoria ”dopo la prima metà di gennaio”. In presenza del via libera del Parlamento ”siamo pronti a indirli a palazzo Madama data la solennità dell’evento”, ha precisato.

Nel corso di un’audizione Bonaiuti ha anche comunicato l’arrivo ”in tempi brevi” di uno ”studio tecnico” molto dettagliato sull’andamento generale dell’editoria e in particolare per quanto riguarda “il cosiddetto settore protetto”, quello cioè che riceve contributi dallo Stato.

L’incarico di condurre lo studio, ha spiegato Bonaiuti, è stato dato al capo del Dipartimento informazione e editoria della presidenza del Consiglio, Mauro Masi. La ”ratio”, ha spiegato il sottosegretario, è usare gli stanziamenti a disposizione, minori che in passato, secondo le linee guida dettate dal Parlamento abolendo qualsiasi ”spreco”.

”Nel corso di una riunione di ieri a palazzo Chigi assieme ai miei collaboratori del Die abbiamo riflettuto sull’opportunità di avere un quadro di quello che è il settore dell’editoria in questo momento: quanto pesa il settore protetto, quello sovvenzionato dallo Stato, nel quadro più generale di tutta l’editoria? E’ chiaro che questo settore incide poco per il numero di copie vendute ma incide molto di più per numero di occupati. Noi vogliamo capire questa incidenza nei confronti di quotidiani, peridodici, agenzie di stampa e tariffe postali agevolate”. ”Perciò – ha proseguito – ho dato incarico al direttore generale del Die Mauro Masi, che è l’esperto del settore che tutti conoscete”. La necessità di capire quanto ‘pesano’ le tariffe postali agevolate nasce dalla domanda ”che noi parlamentari oltre che al governo ci facciamo, ossia se queste tariffe hanno ancora un senso, quanto incidono sui bilanci delle piccole e medie aziende editrici e quanto sui bilanci delle medie e grandi che magari sono quotate in borsa. Questo studio tecnico sarà molto approfondito – ha proseguito Bonaiuti – ma io ho richiesto al Die che si svolga in tempi rapidi. Lo studio sarà poi a disposizione del Parlamento perché se ne dibatta”.

Infine, per quanto riguarda la pubblicità legale, Bonaiuti ha fatto sapere che continuerà ad apparire sui quotidiani, fino al 31 dicembre del 2012, viaggiando così su una sorta di ‘doppio binario’ poiché sarà anche diffusa on line sui siti della pubblica amministrazione. ”E’ una boccata d’ossigeno per i quotidiani”, ha osservato al termine dell’audizione, sottolineando che il ministro della Funzione pubblica Renato Brunetta ”ha fatto un ragionamento intelligente ‘sperimentiamo su internet, ma intanto andiamo avanti con i quotidiani’. E’ un bel passo avanti anche in tema di salvaguardia dell’occupazione”.

 (fonte Adnkronos)